"Il pensiero rincorreva il suo ricordo in ogni momento: non poteva evitare di ritornare a lei. Persino ora, sperduto nel traffico, davanti ad un anonimo semaforo, si sorperse a disegnare le sue espressioni, quelle smorfie capricciose che a volte tradivano la sua dolcezza sincera. Sorrideva, immaginandola in attesa del suo arrivo. "Sciocco" - si rimproverava ad alta voce - "non è una donna che sceglie di aspettare". Ogni frammento della sua vita trasmetteva una vibrante emozione; nel suo corpo s'intravedeva il fulcro pulsante di sensazioni provate ma ancora sconosciute. Si sentiva stregato, avvolto in un sortilegio benefico che lo univa allo spirito vitale. "Sei la mia dannazione" - le aveva confessato pochi istanti prima salutandola per telefono. Lei aveva risposto con una risata: avvertiva che non si trattava della verità. Si incontravano in cerca del piacere, intrecciavano i loro istinti per concedersi ogni languore e afferravano i sapori nascosti in tutti i gesti del loro congiungimento. Egli temeva di perdersi nell'oblio del loro legame, travolto dai timori del peccato. Tuttavia, il contatto tra i sensi suscitava in loro un ciovolgimento benigno, entrambi percepivano la spontaneità delle sensazioni vissute. Senza finzioni si confessavano le nudità del loro animo. Era allora chiaro quello che sentivano dentro: un'attrazione spontanea, vera, profonda, corrisposta senza finzioni quando diventavano amanti. L'adesione fra i loro sensi generava supremo amore che riscattava da ogni corruzione innalzando lo spirito fino all'ebrezza del paradiso. Erano l'uno per l'altra salvezza, purificazione; si riconciliavano con le ruvidità del mondo fino a lambire una perfetta delizia." Alessia Sala - scrittrice |