Emozioni visive
- Prof.ssa Anna Maria Isacco -

“Se l’arte moderna avrà un carattere sarà quello della ricerca della luce nel colore”
Così Giovanni Segantini, nel 1887, ribadiva il carattere che la pittura moderna doveva assumere; così con modalità e tempi diversi, la ricerca della luce nel colore è l’essenza dell’ultima espressione del maestro brianzolo Paolo Polli. La Brianza con i suoi angoli suggestivi e poco noti, le sue atmosfere rarefatte e misteriose, i suoi laghi dai variati moti e colori, o ancora i piccoli e dimenticati borghi, sono fonte d’ispirazione dell’artista che ne scopre profonde e recondite essenze per trasferirle in emozioni di luce colore. Se la Brianza, è origine della meditata e puntuale analisi della natura, delle impercettibili variazioni dettate dal trascorrere del giorno e dal succedersi delle stagioni, la visione cromatico-luministica del maestri si è arricchita di suggestioni e si va confrontando di volta in volta con situazioni sempre diverse ed affascinanti. Questa ricerca, che segna una nuova fase artistica del maestro, pur prendendo le mosse dal dato visivo, che non è mai completamente abbandonato ma emotivamente interpretato, giunge ad una suggestiva visione di luoghi e situazioni mediante intense spatolate di colore che smaterializzano l’oggetto o il paesaggio, per farne emergere l’essenza. A tale proposito si può vedere l’opera "Torbiera", in cui l’emozione suggerita dal luogo è tradotta in una metrica impressione luministica, dettata da intense contrapposizioni fra i riflessi giallo-verdi della vegetazione e la forza dei bruni. O ancora in "Ricerca di luce", ove la materia è stata a tal punto scavata dalla luce da restituirne una significante parvenza che apre verso simbologie profonde sottolineate dalle rosse rifrazioni che lambiscono l’orizzonte. Risonanza che trova maggiore intensità in particolari condizioni atmosferiche, come, per esempio, in "Ricerca di luce". Qui la limpida luce dell’alba si contrappone alla profondità emotiva della notte, che sembra dissolversi nella matericità del colore. L’intensità luministica si fa quasi abbagliante nei dipinti dedicati alle murge. L’assolata terra mediterranea si riflette nell’animo dell’artista con la sua più accecante luminosità e concretezza, grazie alle forti, e talvolta antitetiche, cromie accompagnate da una materia plasmata con la stessa forza. Dalla calda vitalità delle murge, con eguale coinvolgimento, il maestro trasferisce le sue emozioni nella profondità del ricordo, della memoria in dipinti quali Regata o Comballo. La luce in "Regata" scivola sulle fragili vele, spinte dal vento verso un ignoto orizzonte, una meta lontana ed inapprensibile, che le gradazioni dei blu accentuano. O ancora in "Comballo", ove la luce assume valenze interiori, bagliori dell’anima che riaffiorano per farsi coinvolgente e partecipata emozione della sua triste storia. La materia è nuovamente plasmata dalla forza e intensità della luce anche nelle sue esperienze scultoree; infatti, in lavori quali..., la luce sintetizza le forme, le rimodella per presentarle nella loro essenzialità, rendendole quasi diafane forme che si librano nello spazio.


"Tramonto nelle Murge"
Olio a spatola su tavola cm 50 x 90.





"Le Murge di notte"
Olio a spatola su tavola cm 50 x 90.





"Regata velica"
Olio a spatola su tavola cm 60 x 100.





"Comballo"
Olio a spatola su tavola cm 60 x 80.