Paolo Polli: i mille volti della creazione artistica...

...nella mia opera

Prima che il segno incida per emozioni, per figurazioni
e/o per astrazioni,il colore nel suo enunciato assoluto,
detiene il primato della visione
e della tattile ricreazione dello spirito, elementi di approvazione
dell’immacolato supporto che si predispone
all’evento del magma artistico,
non ancora programmato in proporzioni di reale o di fantasioso,
da registrare come dato emotivo e rappresentativo.

Un’artista come me tra prima (del colore) e il dopo (del segno),
stabilisce un “durante”, nel quale la simbiosi si attua
attraverso una scelta espressiva che si annuncia già matura e colta,
che non procede per fasi, ripensamenti, procedure,
razionalità postume.

Tutto l’atto creativo è sublimato nel momento dell’azione pittorica
che si compiace di restituire l’incontro concupiscente
tra colore e segno,
nella dilatata visione d’insieme,
già capace di sorgere una nuova Venere dalle acque,
come opera compiuta.

La funzione determinante della densa materia per accumulo
e per negazione (a seconda dei termini di germinazione)
rende sovrano il colore
come ricerca cromatica che detronizza l’immagine
dalla sua peculiarità restrittivamente narrativa
per compendiare l’essenza dentro e fuori di sé.

La magia alchemica della percezione visiva e formale si condensa
per implosione e lascia all’infinito suggerimento della creatività
senza infingimenti a comunicarsi,ora per analogia, ora per ipotesi,
ora per fasi strutturali, ora per emozione pura
che si trasfigura in indicazione di forma postuma,
senza soluzione di continuità.

Le sequenze naturali e i filamenti che uniscono l’insistenza
seguita dal tratteggio nelle metamorfosi delle forze cromatiche,
squarciate da azzurri e rossi da indaci e gialli
che caratterizzano una ricerca interminabile “di luce”,
perché io aderisco ad una convinzione dei linguaggi
per ricreare del nuovo, rigoroso motivo di immagini azzerate
di astrazioni immaginifiche.

La mia pittura allo stato emozionale più elevato,
correla il discorso delle espressioni come dato fluido
sempre in prevenzione inventiva, mai omologata
e come tale disponibile alla completa osmosi
con la percezione visiva al fruitore
“la disseminazione di forme significanti in spazialità simboliche”
rispondono in pieno alla giusta valutazione di grande pittura.


Paolo Polli